Nonno Italo, la bicicletta nel mio dna

In realtà è il mio bis-nonno, il nonno di mia madre. L’uomo in camice bianco ritratto davanti alla sua bottega di biciclette a Fabrica di Peccioli, un paesino in provincia di Pisa. L’anno esatto non lo conosco, facendo due conti 1925-1930.

Mamma mi dice sempre “sei come mio nonno.. fissato con le biciclette”. Non so se queste passioni si trasmettono con il dna. A me fa piacere pensare di si. Grazie nonno.

Mentre risalgo il dolce pendio della valle, trovo il ritmo della pedalata. Ritmo significa felicità. Una miriade di preoccupazioni si dissolvono… il ritmo produce un’attività importatnte nel cervello assopito: crea un vuoto. Pensieri casuali riempiono quel vuoto: il ritornello di una canzone, il verso di una poesia, un dettaglio della campagna, una barzelletta, la risposta a una domanda che mi tormentava tempo fa. 

tratto da Ciò che conta è la bicicletta di Robert Penn

One Response to Nonno Italo, la bicicletta nel mio dna

  1. These are truly wonderful ideas in regarding blogging.
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